Se fino a poco tempo fa il Rugby era considerato solo uno sport d’oltralpe, praticato prevalentemente in Australia, America, Inghilterra, Irlanda e Francia, oggi il rugby ha conquistato un’importanza crescente anche in Italia, destando progressivamente l’attenzione di fan, pubblico e media.
Gran parte di questa fama si deve alla folcloristica squadra degli “All Blacks”, divenuti celebri in tutto il mondo per la loro danza propiziatoria, eseguita all’inizio di ogni incontro.
Da un punto di vista storico, la leggenda vuole che ad “inventare” il rugby sia stato uno studente, William Webb Ellis, che nel 1823, durante una partita di football disputata nella città di Rugby, prese in mano la palla iniziando a correre verso la porta avversaria, urlando poi “meta!”. Da quel momento la città diede il nome a questa nuova disciplina sportiva e in onore di William venne eretta una statua.
Esistono due tipologie principali di Rugby: quello a 15 e quello a 13 giocatori che differiscono non solo per il numero di giocatori ma anche per il regolamento, tanto da essere considerate due discipline distinte ed indipendenti. In Italia la tipologia praticata è quella a 15 che dal 1929 ha un suo campionato ufficiale.
Meno diffusa, ma altrettanto avvincente ed entusiasmante, è la variante del rugby a 7, più veloce e dinamica delle altre due.
Più recente ed ancora non molto praticata è la variante del rugby femminile.
Per quanto attiene al Rugby a 15, i trofei e le competizioni più importanti sono quelle del: European Rugby Champions Cup, una competizione riservata alle 6 maggiori federazioni europee, ossia Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia; il Torneo Sei Nazioni che si svolge annualmente fra le nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia; la European Challenge Cup e la English Premiership ossia il campionato inglese e, ovviamente, il Campionato di Eccellenza di rugby a 15, ossia il campionato di rugby che si svolge in Italia.
A ciò si aggiunge poi la Coppa del Mondo che si svolge ogni quattro anni.
Per quanto attiene al rugby a 13, ricordiamo la Super League, ossia il massimo campionato a livello europeo riservato ai club; il World Club Challenge, una gara che si svolge ogni anno tra i club vincitori della Super League e dell’NRL Premership; il Four Nations, un torneo con cadenza annuale che vede la partecipazione delle nazionali di Inghilterra, Nuova Zelanda, Australia e, a rotazione, una nazionale del Sud Pacifico ed una dell’Europa. Altra competizione rugbystica importante in questa categoria è la Coppa d’Europa di rugby a 13, una gara cui possono partecipare esclusivamente le nazionali europee. Infine ricordiamo anche la Coppa del Mondo a 13, che si svolge a livello mondiale ogni 4 anni.
L’ultima edizione della Coppa del Mondo si è svolta nel 2013 in Inghilterra e Galles e si è conclusa con il trionfo dell’Australia.
Seppur in Italia il rugby non è ancora famoso come il calcio, che a tutti gli effetti si può considerare lo sport nazionale, tuttavia l’importanza e la notorietà di questa disciplina sportiva sta crescendo sempre di più soprattutto tra i giovani, merito anche della sua filosofia che ben si esprime nel concetto del “terzo tempo”, ossia il momento in cui, a fine gara, tutti gli atleti di entrambe le squadre e le due tifoserie avverse, si riuniscono insieme per festeggiare l’esito della gara, qualunque sia stato il risultato finale.
Ciò testimonia i valori sportivi del rugby e la correttezza, il rispetto e la lealtà insegnata da questo sport.